Da cosa nasce il costante bisogno di nascondere le nostre fragilità?
Secondo il neuroscienziato americano Evan Gordon, il nostro cervello passa gran parte del suo tempo a scansionare il mondo alla ricerca di potenziali pericoli. Sempre, anche nell'ambito delle nostre relazioni personali. Siamo dunque inconsapevoli ricercatori di segnali di pericolo che ci permettano di proteggerci..si direbbe dunque che il nostro scopo ultimo è quello di sentirci al sicuro, un atteggiamento legato alla nostra parte più istintiva, al bisogno di proteggerci per sopravvivere.
COME STIAMO NOI
Eppure questo atteggiamento presenta aspetti poco funzionali al buon funzionamento di una relazione. Spesso anzi genera problemi importanti e difficili da risolvere. La costante ricerca di pericoli operata dal nostro cervello, infatti, potrebbe impedirci di sentirci al sicuro abbastanza da aprirci al partner esponendo le nostre vulnerabilità. Come conseguenza, spesso l'insicurezza guida le nostre relazioni generando comportamenti e reazioni che rischiano di compromettere il benessere della coppia. E tutto questo perché non ci sentiamo abbastanza al sicuro da esprimere le nostre emozioni più profonde. Non riusciamo proprio a mostrare il nostro lato più vulnerabile, quello che prova tristezza, dolore, solitudine, paura dell'abbandono o del rifiuto, quel lato di noi che ha paura di non meritarsi nulla, di non essere mai all'altezza..
COSA VEDE IL PARTNER
Così, mentre quello che sentiamo davvero è profonda insicurezza e paura, il nostro partner vede un lato di noi che manifesta rabbia, gelosia, risentimento e frustrazione. Incapaci di contattare le nostre emozioni più profonde e soprattutto di condividerle in uno spazio di fiducia nella coppia, indossiamo una maschera che esprime critica, risentimento, sarcasmo talvolta. E quasi sempre l'altro si sente accusato della nostra infelicità.
Insomma, nel tentativo di non mostrare il nostro lato fragile bisognoso di connessione profonda e di sicurezza, finiamo con l'alimentare un circolo vizioso in cui i problemi invece che essere risolti dall'alleanza all'interno della coppia, vengono esacerbati. Le conseguenze sono note.
Ecco perché lavorare sulla comunicazione delle nostre autentiche emozioni, entrare in contatto con i nostri bisogni diventa fondamentale per la buona riuscita di una relazione d'amore. Se abbiamo la capacità di ascoltarci e di accogliere quello che c'è in questo momento, forse possiamo ascoltare anche l'altro con maggiore disponibilità ad accogliere le sue emozioni e i suoi bisogni. Abbracciandoci invece che difendendoci.
Giù la maschera!